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BOLLA MILANESE, MERCATO VERCELLESE

  • Immagine del redattore: gil borz
    gil borz
  • 18 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Sono circa 400mila le persone che hanno lasciato Milano nell'ultimo anno a causa del costo eccessivo del mercato immobiliare. Nell'ultimo decennio i valori sono cresciuti, mediamente, del 58% per le vendite e del 50% per gli affitti. A seconda delle zone urbane si vende a partire da 4mila euro al metro quadro per arrivare a superare i 12mila nelle zone più esclusive, quelle dove la gran parte del mercato è saldamente in mano a speculatori e fondi arabi.

Milano non smette di essere polo attrattore: l'occupazione cresce, l'economia è sostenuta, le Università (Bocconi, Cattolica, IULM e Politecnico) sono trainanti, il sistema dei trasporti è efficiente e funzionale e tutti questi elementi definiscono una domanda crescente a cui fa eco la crescita dei prezzi.

A lasciare la città sono soprattutto quegli appartenenti alla classe media che esercitavano professioni commerciali o artigianali che non hanno resistito all'ondata dei cambiamenti economici derivata da internet e dal commercio online o che per altri motivi stentano a fare fronte alla concorrenza di nuove modalità organizzative come artigiani e professionisti.

Che riflessi avrà la bolla immobiliare milanese sul sistema residenziale di Vercelli?

Sarà capace, la città, di affermarsi come modello alternativo, dal passo e dai tempi a “misura d'uomo” e “dei 15 minuti” per le migliaia di “esodati” dalla metropoli lombarda ?

E che riflessi potrà avere questa migrazione sulla realtà immobiliare cittadina?


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