PICCOLO CABOTAGGIO O AGONIA URBANA?
- gil borz

- 28 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Vercelli diventerà il “New Jersey di New York”?
La città sembra un vascello in balia di una bonaccia perenne, priva di direzione, di orientamento, lasciata a se stessa.
A dimostrazione i dati sull'andamento del mercato immobiliare forniti dal consigliere comunale Fabrizio Finocchi che confermano la stasi del mercato delle locazioni e il regresso valoriale del mercato delle vendite.
Le città in cui i valori del mattone sono stabilmente limitati a poco più del costo operativo di realizzazione delle opere sono, tecnicamente, città immobili, luoghi in cui l'economia e le previsioni economiche non sostengono un'idea abitativa e residenziale, questo perchè, ovviamente, le persone scelgono di abitare dove trovano opportunità di lavoro, di sviluppo, di realizzazione.
Vi sono certamente motivazioni storiche per le quali Vercelli non è abituata a “pensarsi” in maniera dinamica.
Per secoli la risicultura ha definito un'economia di stampo latifondista e concentratrice che ben poco distribuisce sul territorio.
Per decenni la presenza di una consistente struttura militare ha definito un'economia di servizio.
La scomparsa di un'area industriale, scomparsa legata ai meccanismi macroeconomici globali, ha reso scarsamente attrattiva la città a causa delle ferite strutturali (area dismessa) e dei non pochi lasciti inquinanti.
Il passato può aiutare a capire l'attuale ma non giustifica l'inerzia e l'assenza di prospettiva.
VercelliDomani è nato come area di proposta e di confronto tesa alla definizione di una possibile prospettiva e in quella logica i criteri valutativi della residenzialità e del mercato immobiliare sono rilevanti.
Non riteniamo possibile che la città si adatti ad essere solamente “il New Jersey di New York”, ovvero il grande dormitorio di chi lavora nella grande città, semplicemente perchè l'essere dormitorio non definisce economie locali al netto della presenza di attori della GDO.
Una scelta simile sarebbe di piccolo, piccolissimo cabotaggio e, tra le altre cose, sarebbe scelta dipendente da strategie altrui, a partire dall'ipotesi di un ampliamento dell'offerta ferroviaria lungo l'asse Vercelli Milano.
Ci aspettiamo altro. Vercelli merita di più.




Commenti