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CHE VATICANO SARA' ?

  • Immagine del redattore: BorZorro
    BorZorro
  • 4 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Gli avvoltoi della “restaurazione” stanno già volando in cerchio sui cieli di Roma pronti a ristabilire un cattolicesimo reazionario e bigotto.


Il momento è storicamente delicato, lo sanno tutti e soprattutto i cardinali che inevitabilmente a breve saranno chiamati a scegliere una nuova guida.

Buona parte della curia ha mal sopportato, e per nulla digerito, le aperture mondialiste operate da Bergoglio, il suo scarsissimo amore per il capitalismo, l'antipatia dichiarata per Trump e accoliti, l'accoglienza data ad altre confessioni, persino di stampo pagano, in barba alla pretesa primazia esclusiva del cattolicesimo e si prepara a cambiare le cose.

Ai tempi di Reagan fu eletto Woytila, definendo così un reazionariato diffuso su scala politica planetaria. Al tempo di Trump forse il cattolicesimo si conformerà nominando un reazionario che in luogo del dialoco interconfessionale proporrà l'innalzamento di barriere tanto rispetto ad altre confessioni, l'Islam in primis, quanto rispetto all'immoralismo occidentale dilagante (elemento quest'ultimo per il quale non sarebbe male occuparsi comunque, indipendentemente dall'orientamento politico).

In questa fase politica generale in cui gli orientamenti politici di un miliardo di fedeli possono diventare materia dirimente le scelte del prossimo conclave avranno un rilievo epocale.



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