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FALLIMENTO URSULA: MACCHIAVELLI - HEGEL 4 - 0

  • Immagine del redattore: BorZorro
    BorZorro
  • 13 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 15 feb

La tragedia si è consumata nel 90 minuti di colloquio telefonico tra Putin e Trump: la UE a trazione rosa verde arcobaleno viene spazzata via dal tavolo dei giochi che contano.

Unione “Sedotta e abbandonata” o colpevole di idealismo mal riposto ?


Dei tedeschi si può dire che costruiscono automobii eccellenti, ma sul piano politico è dai tempi del Barbarossa che non ne azzeccano una e che con il loro sempre presente pangermanesimo trascinano il continente in disfatte colossali. L'ultima risale a ieri, 12 febbraio 2025: Putin e Trump si sono parlati e hanno stabilito che:

  • come accadde a Yalta si divideranno le aree di influenza planetarie;

  • l'Ucraina si divide, paga in terre rare i debiti dovuti agli USA per gli armamenti forniti e non entrerà nella NATO;

  • l'Unione Europea non prenderà parte alle trattative di accordo;

  • la NATO viene ripensata: gli USA non intendono investire un altro dollaro per difendere l'Europa e se vogliono gli europei si pagano da soli le spese.

Si tratta del peggior evento politico che la Storia europea abbia collezionato nel corso degli ultimi ottant'anni: una sconfitta totale tanto tattica quanto strategica.


Macchiavelli Vs Hegel

L'italiano è pragmatico, cinicamente pragmatico: i suoi suggerimenti politici consentiranno al Principe rinascimentale di affermare una crescita portentosa nell'economia e nell'arte, sostenute anche da un apparato muscolare di convincimento.

Hegel è puro idealismo: dalla sua filosofia germineranno le più feroci dittature del '900, il nazifascismo e lo stalinismo della medesima origine filosofica.

Nella situazione ucraina l'UE Ursuliana ha scelto l'idealismo hegeliano.

Ha sostenuto a spada tratta Kiev fingendo di ignorare i bombardamenti operati da Kiev sulle minoranze russofone del Donbass per almeno due anni.

Ha impedito al pensiero diverso di esprimersi inventando “fact-checking” e controlli incrociati sull'informazione anche via social.

Ha accusato di filo putinismo chiunque mettesse in dubbio la strategia avviata.

Ha tagliato le relazioni economiche con Mosca facendo esplodere le quotazioni dell'energia.

Ha abbracciato idealismi ambientali mandando a catafascio l'industria continentale.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti e assumono la forma del disastro.


Sedotta e Abbandonata?

Qualcuno afferma che l'UE Ursuliana si era fidata (e affidata) eccessivamente alla politica del duo Biden-Harris, sedotta dalle promesse di mantenimento della relazione preferenziale e del proseguimento delle ingenti spese statunitensi a difesa dell'UE.

Poi la politica è cambiata: è arrivato Trump a presentare la stessa America ma senza il velo dell'ipocrisia dem e l'America, si sa, pensa esclusivamente pro domo sua.

L'Europa non è più strategica per Washington, anzi è un concorrente economico da controllare e inibire. Se accetta le condizioni imposte (acquistare molte più armi e navi cariche di GNL) forse gli USA continueranno a garantire una presenza, altrimenti che vada pure a farsi benedire: gli USA hanno altre priorità.

Rischiamo, in pratica, di fare la fine di Kabul.


Quel treno per Kiev

Ricordate il terzetto Macron – Scholtz – Draghi che arrivava a Kiev in treno per assicurare presenza e protezione? Al posto di Draghi è salito lo spagnolo Sanchez rinvigorendo l'appartenenza rosa verde arcobaleno alla gita in Ucraina: il risultato? La totale indifferenza da parte sia di Washington che di Mosca. La UE, quella UE, non conta un accidente di niente.


E adesso pover'uomo ?

Le conseguenze della svolta descritta saranno molto pesanti soprattutto per i cittadini dell'europa continentale che pagheranno ancora, come fecero le generazioni precedenti, pesantissimi “danni di guerra”.

Elevare di due o tre punti percentuali di PIL la spesa per armamenti significa scegliere tra due possibilità: aumentare sensibilmente le tasse o tagliare le altre spese a partire dal welfare.

Aumentare le tasse è politicamente impossibile, tagliare il welfare è politicamente rischioso: qualsiasi scelta venga applicata genererà turbolenze sociali significative quando non vere e proprie rivolte.

Persistere nell'acquistare navi di GNL dagli USA sapendo che quel gas costa 7 volte tanto il gas russo autorizza l'idea di un annientamento dell'industria continentale, a partire da quella italiana, resa totalmente non concorrenziale dai costi energetici: potrebbero salvarci solo Libia e Algeria ma la prima sta per essere nuovamente travolta dalla guerra interna e la seconda è legata a Mosca per cui non si capisce perché dovrebbe venire incontro alle nostre necessità.

Quella che si profila a breve termine è una debacle economica non dissimile per importanza dal tracollo del 2008, peraltro di diversissima origine, e solamente un rapido e deciso cambio politico può tirarci fuori dalle sabbie mobili in cui la politica a maggioranza Ursula ci ha cacciati.

Serve tornare al pragmatismo cinico di Macchiavelli e dimenticare il più rapidamente possibile l'idealismo hegeliano.



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