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U.E. - Menzogne, Retorica & Affari

  • Immagine del redattore: Gilberto
    Gilberto
  • 26 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 27 gen

Comincia a scricchiolare pesantemente il Castello di Carta dell'Unione Europea tra insopportabili amnesie, profittevoli calamità e potentissime lobbies.


Partiamo dalle insopportabili amnesie.

Fingiamo di dimenticare la Guerra Yugoslava, iniziata nel 1991 quando il governo di Tito venne abbattuto e i localismi locali ebbero il sopravvento.

Sosteniamo che la Guerra in Ucraina è la prima guerra in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, come se la Guerra del Kosovo, del 1999, fosse stata combattuta su Marte.

Non ricordiamo che la Nato, e noi europei, con la missione Allied Forces bombardammo la Serbia, che colpimmo duramente Belgrado, che Sarajevo venne martoriata.

Fingiamo di non ricordare che nel 2016 era Kiev a bombardare con regolarità e ferocia i territori ucraini russofoni dell'Ucraina orientale, utilizzando reparti militari che si rifacevano, nei loghi e nei nomi, alle milizie naziste.


Alle amnesie seguono le insopportabili e profittevoli calamità.

Madame Von der Leyen, da alcuni ribattezzata Von der Lyar (bugiarda), è sotto indagine per le malversazioni e i contratti privati sottobanco intervenuti durante la crisi pandemica: si tratta di un giro d'affari colossale di mazzette e corruttele sovvenzionate da attori dei Big Pharma, Pfizer in testa. L'UE avrebbe avuto il compito di sostenere l'obbligatorietà vaccinale, ripetute nel tempo, favorendo gli interessi dei produttori. L'inchiesta è in fase avanzata e la domanda di ammissibilità processuale, ovvero di decadenza dell'immunità parlamentare pe rla Von der Leyen, è già stata presentata.

Nella sostanza saremmo stati tutti sottoposti a molteplici vaccinazioni, e a uno stretto regime di restrizioni della libertà individuale, solamente per favorire gli interessi economici dei produttoridi vaccini, di mascherine, di tamponi e di quant'altro utile, con relativi benefici milionari per i politici coinvolti e cointeressati.


E arriviamo alle potentissime Lobbies

E' bastato che Trump affermasse che il Green Deal è una fesseria che poche ore dopo emergeva la notizia che la UE avrebbe finanziato oltre 150 associazioni ambientaliste per fomentare la pubblica opinione sostenendo la causa antropologica del cambiamento climatico e la necessità, urgentissima, di modificare i processi energetici sostituendo le fonti fossili con altre fonti meno inquinanti.

Il “business dei business” quello dell'energia: energia da cui noi tutti dipendiamo e la cui domanda è in costante crescita.

Pale eoliche, campi seminati a fotovoltaico, GigaFactories, nuovi impianti di energia nucleare, motori elettrici, pompe di calore, case e abitazioni da ristrutturare integralmente per essere a norma e mantenere il valore residenziale: un processo economico multimiliardario le cui ricadute, in termini di ringraziamenti, riconoscimenti e regalie, non sono marginali.


Gli esempi che ho riportato sono solamente la punta dell'iceberg: potremmo scrivere delle questioni legate all'agricoltura, del super business dei “sacchetti del supermercato” che si sfondano, di quello che riguarda il packaging alimentare e di mille altre disposizioni in qualche modo sospette, comunque tese a favorire qualche potentato, qualche lobby a sostegno di interessi specifici.

La U.E guidata da Von Der Leyen è stata (ed è) un coacervo di interessi lobbistici che ha fondato il proprio potere sulla menzogna, la retorica e il danaro sottobanco.


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