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ECONOMIA, TECNOCRAZIA E RELIGIONE

  • Immagine del redattore: Gilberto
    Gilberto
  • 5 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Più Affari per Tutti, e le tensioni si dissolvono.


L'ipotesi proposta da Trump per il Medio Oriente si può riassumere nello slogan “Più Affari per Tutti”: ricostruire la Palestina, lanciare un immenso progetto turistico e immobiliare, disporre di importanti giacimenti di Gas nel mare di pertinenza amministrando il tutto attraverso un Protettorato Tecnocratico sembra poter mettere tutti (o quasi) d'accordo.


Il boccone è ghiotto e la formula consente di superare quei termini di governo teocratico, o comunque soggetto alla legge della Sharia, che l'Islam impone nei Paesi in cui è maggioranza assoluta. Una differenza, il passaggio da teocratico a tecnocratico, visibile nell'abisso che divide l'Iran teocratico dagli Emirati tecnocratici e che investe anche le libertà individuali, incluse quelle femminili, argomento questo che, sotto l'egida islamica, è sempre particolarmente fragile e sensibile.


Una Palestina “ Protettorato tecnocratico” aderente ai BRICS a fianco e in competizione con un Israele “democatico” (sempre che uno Stato che non dispone di una Costituzione possa definirsi tale) e di impronta occidentale potrebbe rappresentare uno stimolo positivo per le differenti aggregazioni politico economiche.


Ma sul futuro incombe la questione demografica, rappresentata dall'immagine che accludo: Africa e Medio Oriente definiscono popolazioni giovani e giovanissime che, inevitabilmente, si proporranno in sostituzione delle popolazioni anziane (Europa) ma soprattutto generando nelle rispettive Patrie nuove ondate di consumi e di bisogni da soddisfare.

Le piazze di Kabul ieri, di Rabat e Casablanca oggi e le stesse piazze italiane in cui hanno sfilato decine di migliaia di giovani a sostegno della causa palestinese definiscono un cambiamento radicale nelle visioni sistemiche, politiche ed economiche.


L'Italia, ponte naturale tra vecchio (Europa) e nuovo (Africa e Medio Oriente), può definirsi all'interno di questo scenario in termini di primazia diplomatica e di riferimento economico, sempre che sappia trovare un equilibrio diverso dall'attuale nelle relazioni tra G7 (vecchio occidente) e BRICS (nuovo emergente), alleanza quest'ultima particolarmente presente in Africa grazie alla presenza congiunta degli interessi Cinesi, Russi e Islamici.


Il nostro futuro (e buona parte del futuro prossimo) sono legati alla competenza diplomatica e alla volontà di costruire rapporti economici all'interno di un patto di collaborazione efficace ed efficiente, in formula win-win, superando ogni precedente afflato colonialista o post colonialista.


La formula trumpiana “Più Affari per Tutti” può funzionare ovunque.

ree

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