UNA MONTAGNA DI SOLDI
- Gilberto

- 6 feb
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Si fanno più quattrini con i migranti che con gli stupefacenti. E il flusso di denaro finisce, chissà come, nelle disponibilità di cooperative e associazioni del terzo settore, sempre idealmente vicine, quando non associate o controllate, al centro sinistra politico.
36 euro al giorno per migrante ospitato. Un valore mensile di 1.090 euro per singolo assistito, superiore a quello di molte pensioni sgarbatamente erogate dall'INPS.
1090 euro al mese per 50mila “richiedenti asilo” a cui si aggiungono altri 90mila migranti in attesa del permesso di soggiorno: migranti che subiscono le varie tangenti che vanno emergendo, dalle false documentazioni al caporalato estremo all'estorsione di quattrini per insani affitti di locali improponibili.
Un business infinito calcolabile in centinaia di milioni di Euro, saldamente nelle mani del Terzo Settore, di associazioni e cooperative costituite “ad hoc”, non sempre con ottime intenzioni.
Ovvio che poi i partiti di riferimento si offendano e risentano se il Governo cerca di fermare il traffico, di inibire l'abuso degli ingressi illegali: la torta è grossa e ricca e rinunciarvi è piuttosto seccante.
Sia chiaro: non è una novità.
Nel 1984 ebbi a che fare con un questurino milanese che andò sotto processo perché vendeva i permessi di soggiorno agli aventi diritto, rallentando consapevolmente le procedure di concessione: la piaga è antica e anche un tantino putrescente.
Non faccio esempi perché basta ascoltare un notiziario per comprendere: come sempre i migliori “predicatori”, quelli che danno lezioni di morale agli altri con tanto di ditino alzato sono anche i peggiori “razzolatori”. Oscena ipocrisia della politica. Di una certa politica.





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