DI' QUALCOSA DI SINISTRA
- Gilberto

- 28 feb
- Tempo di lettura: 1 min
Alla fine riscopriamo che gli slogan della nostra gioventù erano giusti: Massimo D'Alema torna a dire qualcosa di sinistra (e viene scambiato per uno di destra!)
Vi sono personaggi della politica e della cultura di un tempo che vanno ascoltati con attenzione: mi riferisco in particolare a Massimo Cacciari e a Massimo D'Alema, due “Massimo” che vennero prima dei due “Matteo” con evidenti, diverse competenze e qualità. Nomen omen, si sa.
D'Alema e Cacciari sono di cultura socialista, il secondo con forte incidenza cristiana, lontani anni luce dal pensiero di destra, ma a quel pensiero vengono associati a volte, maliziosamente e impudentemente, a causa della loro visione pragmatica della politica e del mondo.
Affermare che la politica internazionale è oggi di stampo Imperiale è pragmatismo.
Aggiungere che per competere o l'Europa si fa Impero o non è, è chiarezza.
Indicare che per farsi Impero l'UE deve accelerare le proprie scelte e rimodellare l'organizzazione è concretezza.
Se lo dico io vengo tacciato di destrismo, se lo dice D'Alema forse lo si ascolta con un orecchio solo, se lo dice Cacciari si recita la solfa della senilità che incombe: il dramma che attraversa la sinistra attuale è l'incapacità di fare i conti con la realtà, l'asserragliarsi dietro un ideologismo superato e superfluo che fa tanto assemblea studentesca degli anni '70.
D'Alema e Cacciari dicono cose di sinistra. Peccato che la sinistra politica non ne voglia prendere atto.





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