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RIPENSARE IL NORD OVEST

  • Immagine del redattore: BorZorro
    BorZorro
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  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 7 gen

In occasione del rituale scambio di auguri di nuovo anno dialogavo con un amico di lunga data, conosciuto nella sua giovinezza ed oggi primario attore della politica politicata regionale. Ne approfittai per ricordargli che un vecchio racconto di fantascienza (roba degli anni '60) indicava nei Ministeri Mondiali dell'Ambiente e dell'Agricoltura i due potentati principali dell'organizzazione planetaria.

L'Ambiente, comunque, prevaleva leggermente sull'Agricoltura e questa governava anche il dicastero della Salute e dell' Alimentazione, aggregati tra loro.

Condividendo la qualità della fantascienza di un tempo che sapeva prevedere le forme evolutive e e relative problematiche della società in sviluppo mi sono permesso di indicare due vie percorribili per ripensare un Nord Ovest privo del settore sin qui strategico dell'automotive, avviando un intenso processo di industrializzazione dell'Agro Alimentare e, contemporaneamente, lo sviluppo di Poli produttivi di Energia.

Se in Piemonte il settore agricolo è fortemente posizionato è anche vero che risulta economicamente debole, frammentato e frazionato, e asservito ad interessi spesso sovranazionali da parte di multinazionali dell'alimentare: un circolo vizioso che spinge alcuni ad utilizzare pessimi (se non pericolosi) concimi chimici definendo un calo del valore produttivo non indifferente.

Il vero profitto lo traggono le imprese che traducono il bene primario agricolo in prodotto alimentare da grande distribuzione ed è su questo elemento, creare una rete di Imprese agro Alimentari di Alta Qualità, che insistevo, forte anche del fatto che una sana alimentazione favorisce una conservazione della Salute, impattando significativamente sul pubblico erario.

Un'Agricoltura diversamente organizzata consente anche la produzione di energia da biomasse così come la definizione di nuovi materiali, si pensi alla coibentazione in edilizia piuttosto che all'acquisizione di energia fotovoltaica o alla produzione di microchip.

Un'Agricoltura di pregio con centri di Produzione industriale individuabili tra Asti, Cuneo e Vercelli (con le rispettive produzioni territoriali di eccellenza), e Poli Logistici situabili ad Alessandria e Novara.

I Poli Produttivi di Energia, invece, non possono che essere sostenibili: centrali idroelettriche, energy magafactories, centrali nucleari di ultima generazione.

Uscire dalla logica “autocentrica” e “Torinocentrica” dell'ultimo secolo è l'unica strada percorribile per assicurare un futuro al Nord Ovest e alla Regione Piemonte.



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