PERCHE' L'OCCIDENTE SOSTIENE ISRAELE
- Gilberto

- 6 set
- Tempo di lettura: 1 min
Una questione di sopravvivenza, non certo un'ottica umanitaria.
Israele, per dirla col Primo Ministro tedesco, fa “il lavoro sporco” per tutto l'occidente.
Se Hamas vincesse la sua guerra che prevede non solo il riconoscimento dello Stato Palestinese ma, soprattutto, la scomparsa di Israele dalle carte geografiche, il mondo sciita controllato da Iran e Qatar si troverebbe ad essere il controllore incondizionato e incondizionabile di tutto il vasto mondo della produzione petrolifera araba e, soprattutto, dei luoghi strategici di transito delle merci, dallo stretto di Hormuz a Djibouti al Canale di Suez.
Come ho scritto in un precedente intervento una sconfitta, anche politica, di Israele darebbe nuovo fiato alle insorgenze sciite in Paesi strategici come Egitto, Giordania , Libano e Algeria, con nuove affermazioni da parte dei Fratelli Mussulmani e un'instabilità totale dell'area medio orientale e magrebina.
La partita che si sta giocando è questa, non quella emotiva che ci viene imposta attraverso canali mediatici che da sempre strizzano l'occhio ad un antioccidentalismo prezzolato.
Se dovesse vincere Hamas l'Europa si troverebbe improvvisamente controllata dal mondo sciita tanto nella ricezione delle merci via mare e negli scambi commerciali, quanto nella gestione energetica (L'Arabia Saudita non è amica del mondo sciita) quanto, infine, minacciata da flussi migratori finora inimmaginabili e inimmaginati.
Piaccia o meno è terribilmente vero che Israele sta facendo il “lavoro sporco” per tutto l'occidente.





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