GUERRA FREDDA, ANZI GLACIALE
- BorZorro
- 9 gen
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Il Polo Nord magnetico si va spostando: circa 30 km all'anno, dicono gli scienziati. Il clima si modifica e le vaste distese di mare ghiacciato tendono a sciogliersi consentendo così sia la navigazione che, soprattutto, l'esplorazione e l'estrazione degli immensi giacimenti di risorse fossili custodite nelle profondità del Mar Glaciale Artico.
Dettaglio non trascurabile il fatto che le superpotenze siano, su quel mare, ben più vicine che altrove: pratcamente dirimpettaie.
Così si spiega il desiderio di Trump di controllare direttamente Canada e Groenlandia, sia per ostacolare il commercio cino-russo su quelle nuove tratte sia per fronteggiare direttamente il nemico, con tempi di reazione missilistica ridotti rispetto agli attuali.
Il controllo dei transiti delle merci è al centro degli interessi dai tempi della Guerra di Troia (Troia controllava i Dardanelli e l'accesso al Mar Nero ostacolando il commercio Greco spesso anche piratandone le navi) e delle Crociate (la Siria come accesso alle risorse d'Oriente) e Donald Trump si pone per obiettivo quello di controllare i transiti più delicati (Canale di Panama incluso) per rendere complicata la vita agli avversari economici cinesi e ai loro sodali.
Che poi i suoi accenti siano stentorei e tonitruanti è nella logica del personaggio, ma chi potrebbe mai affermare che nella logica imperialista statunitense quegli obiettivi siano sbagliati?
A chi afferma il contrario consiglio di rileggere l'Arte della Guerra di Sun Tzu.

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