SUPPONIAMO CHE DICHIARINO LA GUERRA E NESSUNO CI VADA
- BorZorro
- 8 mar
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Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada (Suppose They Gave a War and Nobody Came?) fu un film statunitense del 1970 diretto da Hy Averback: una commedia drammatica con Brian Keith, Tony Curtis ed Ernest Borgnine. Un titolo che oggi torna ad essere di drammatica attualità. In caso di guerra restiamo tutti a casa!
La sfiducia del Popolo verso il Potere si manifesta in molti modi diversi : in Francia scendono in piazza, in Germania votano gli estremisti, in Italia ci asteniamo dall'andare alle urne. Dinamiche diverse per affermare la stessa sfiducia: non ci sentiamo rappresentati, NOI siamo contro di LORO.
I motivi sono molteplici e affondano per lo più nelle profonde contraddizioni del neoliberismo, di un'economia che ha fatto a pezzi la produzione industriale con infinite delocalizzazioni, che ha affermato la precarizzazione del lavoro e con quella la mercificazione totale dei lavoratori.
Basterebbe questo per spiegare la “sfiducia preventiva”, ma mettiamoci sopra un pao di anni trascorsi in isolamento forzato, i tassi di interesse deflagrati, l'inflazione galoppante, le sanzioni alla Russia che si sono tradotte in un incremento verticale delle bollette energetiche e la frittata è completa.
Oggi in Europa soffiano venti di guerra inimmaginabili fino a pochi mesi addietro, dettati da argomentazioni che stentano a trovare credibilità e comprensione nella pubblica opinione. L'Europa si divide come l'Italia del 1914 tra Interventisti e Pacifisti, e i pacifisti, in quanto tali, vengono tacciati di collusione col nemico madiante la peggior retorica di ogni tempo, la più ostile narrazione “mainstream” della storia.
A noi cittadini, a noi popolo, non resta che una scelta: in caso di guerra restiamo a casa, fermi sul divano, disobbediamo tutti, nascosti in cantina, rifugiati in Svizzera o nel Kosovo, ma non diamo corpo (il nostro corpo) alle follie di una classe di governo che ha perso il senno come l'Astolfo dell'Orlando Furioso.

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