ECCO, LA MUSICA E' FINITA
- BorZorro
- 20 giu
- Tempo di lettura: 2 min
La canzone che dà il titolo a questo intervento, scritta da Umberto Bindi nel 1985, era meravigliosa e particolarmente toccante nell'interpretazione di Ornella Vanoni. Con Umberto Bindi (e Mario Soldati) discussi a lungo nell'estate del 1976 sulla differenza tra Musicista (chi scrive), Interprete (chi canta) e chi si limita a riprodurre (DJ) escludendo perentoriamente, sia Bindi che Soldati, il riproducente dj (categoria che allora per sorte mi toccava rappresentare) dalla appartenenza artistica.
Poi il mondo musicale cambiò rapidamente: con l'incremento della necessità del ruolo assunto dalle radio e dalle discoteche nella commercializzazione dei brani (ovvero nella vendita dei dischi e nell'acquisizione dei diritti d'autore) il dj divenne sempre più protagonista ponendosi nei confronti dell'industria musicale come il medico si pone rispetto a quella farmaceutica.
Infine, capito bene il giro dei soldi, non pochi dj si trasformarono prima in compositori (roba facile, moltissimo ritmo e pochissima armonia) e poi in produttori puntando alla gestione completa della filiera reddituale dell'industria musicale.
Il processo, infine, si è ipertrofizzato con l'industria musicale online che ha radicalmente distrutto la Musica (quella cosa complicatissima che si scriveva una volta) per sviluppare il puro Intrattenimento: una trasformazione che ha sostituito i diritti d'autore derivanti dalla vendita dei dischi in percentuali sui biglietti venduti nei concerti-spettacolo (materia pesante) avendo così bisogno di creare nuovi Eroi Musicali e protagonisti per sostenere la volatilità micidiale della popolarità pur mantenendo, a titolo residuale, la presenza di pochi “mostri sacri” (a volte titolari di pesantissimi “pacchetti” di titoli e diritti d'autore) che calcano i palchi planetari ad età gerontocomiche.
Come sempre accade in ogni filiera industriale il Denaro vuole moltiplicare se stesso e per farlo, nella specifica filiera dell'intrattenimento, produce concorsi (a loro volta organizzati come spettacolo televisivo e portatori di denaro), crea nuove star e starlette che vivono il tempo di una meteora riuscendo però ad ingrassare il meccanismo.
Ovviamente per creare incassi deve stimolare il ventre del mercato puntando così sull'Eros (etero o fluido poco importa) e sull'Aggressività adolescenziale, quel Cratos che gestisce l'Es di ogni individuo e che impariamo (quando impariamo) tardi a governare.
In questo poderoso, planetario schema economico in pochi si sono accorti che, nel frattempo, la Musica è finita.
Così provo molta tenerezza per chi si avvicina oggi alla Musica immaginando di poter esercitare il ruolo d'Artista.

Comments