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DEMOCRAZIA UE: IL RE E' NUDO

  • Immagine del redattore: BorZorro
    BorZorro
  • 10 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Può una “democrazia” impedire l'accesso a libere elezioni da parte di chi esprime un pensiero discordante? E se la “democrazia” impone l'omogeneità può ancora definirsi democratica?


Il Re, Nudo, continua a percorrere i corridoi del Palazzo senza che ancora si alzi la voce dell'innocenza ad affermarne la nudità.

Anzi peggio: le voci ci sarebbero anche, ma a quelle voci viene impedito di esprimersi o, nella migliore delle ipotesi, i portatori delle voci vengono indicati come pazzi, visionari, mestatori, agitatori inascoltabili e, come tali, rimangono inascoltati.

Ma il Re è Nudo e la Democrazia in salsa europea è divenuta Pensiero Unico, negando il proprio essere, rinnegando se stessa.

Chiunque abbia affermato “non amo ciò che dici ma lotterò sempre perché tu possa dirlo” si rivolta nella tomba. Alcuni dicono l'abbia detto Voltaire, altri Diderot, forse Anassagora, ma indipendentemente dalla fonte il significato della Democrazia viene regolarmente travalicato, strapazzato, fatto a pessi, stracciato nella “democraticissima” Unione Europea.

Qui chi non è conforme è subito dichiarato fascista o putiniano o entrambe le cose e, come tale, inviato all'esilio, sottoposto all'ostracismo, espulso dal contesto civile e sociale, impedito nell'espressione e, a maggior ragione, dalla competizione politica.

Il Re è Nudo e non si vergogna, anzi ridacchia nell'osservare la pavidità altrui.




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