DEMOCRATOMACHIA
- BorZorro
- 3 apr
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Un'overdose di Retorica ha ucciso la Democrazia.
Certamente non si tratta di suicidio e si indaga sul marito, il signor Mercato, e sull'amante di lui, Madame Technè, la coppia diabolica che da sempre uccide i governanti.
La vicenda è un vero Dramma, nel senso originario del termine greco: meriterebbe che a narrarla fosse stata la pergamena di Eschilo o l'inchiostro di Shakespeare, esperto dell'umano anelito al Potere, o ancora la penna di un grande autore russo (o ucraino se volete seguire l'odierna geografia) di quelli capaci di penetrare a fondo le perenni questioni che indagano l'animo umano e si dibattono tra Morale e Passione, tra Bisogno e Desiderio.
Certo: un Gogol tratterebbe l'argomento con la necessaria esuberanza e ironia, un Cechov avviserebbe della sempiterna ricerca umana del senso introvabile dell'essere, Tolstoij ne farebbe un trattato sulla fede del latifondista e Dostoevskij un delitto irredimibile ordito da Demoni privi di coscienza quali in realtà sono il signor Mercato e l'amante Technè.
Nel breve trentennio seguito alla concessione del mondo al signor Mercato i rapporti coniugali tra Mercato e Madame Democrazia si andarono rapidamente raffreddando, preso com'era il signor Mercato dalle bizze, dalle novità, dalla rutilante joie-de-vivre della sua amante Techné capace di inventare nuove giochi, sempre nuove forme dell'esperienza, nuovi esaltanti obiettivi.
Madame Democrazia appariva agli occhi del signor Mercato, rispetto all'amante Technè, lenta e pesante, una matrona opulenta che dettava regole, imponeva limiti, moraleggiava con insistenza.
Così la coppia, avida d'assoluto, sostituì nella dieta di Madame dosi crescenti di Retorica in luogo della più sana Politica e la Retorica avvelenò gradualmente e inesorabilmente la Democrazia impedendole sempre più concretamente di ricorrere alla Politica, al Confronto, al Dibattito di idee, alle necessarie riforme che sono la dieta, sana e mediterranea, della Democrazia.
Sentendosi debole e credendo di poter con questo riavvicinare a sé il marito, Madame Democrazia acconsentì a vendere tutti i suoi gioielli, le proprietà, i diritti e le prebende ma quando infine si trovò spoglia di ogni tesoro venne la fine determinata, a quanto pare, da un'overdose di Retorica.
Altri personaggi popolano questo dramma: il signor Capitale e la signora Borsa, il dottor Mainstream e miss Propaganda, solo per citarne alcuni.
Ora che le esequie di Madame Democrazia sono alle porte si affacciano già nuove pretendenti al letto coniugale del signor Mercato: Oligarchia, affascinante meretrice smaniosa di divenire stimabile signora, e le sorelle Tirannide e Dittatura, già dive del porno politico, capaci di esaudire ogni più inenarrabile desiderio di potere.
A chi andranno i favori del signor Mercato, stimolato e consigliato dalla sua amante Techné ?

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