top of page

DE SADE, L'EUROPA E L'INGANNO DELLA LIBERTA'

  • Immagine del redattore: BorZorro
    BorZorro
  • 16 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Non sorprenda l'accostamento: De Sade fu filosofo illuminista a pieno titolo portando ai limiti estremi il concetto di Libertà Individuale. Nietzsche elaborò e perfezionò il medesimo estremismo che trasforma la Libertà individuale in Dominio. Oggi l'Europa nega l'estremo ponendo limiti stringenti alla Libertà fino al punto di negarne la piena attuazione.

Siamo cittadini falsamente liberi che vivono in Democrazie incomplete.


Si celebra quest'anno, 2025, il terzo centenario della nascita di Giacomo Casanova, grand viveur, agente segreto e fervente massone, autorevole rappresentante di quel Secolo dei Lumi che ho descritto in un omonimo saggio. Penetrando i meandri di quell'Illuminismo che permea di sé il '700 non ho potuto non osservare con interesse la figura di De Sade, inconsapevole creatore del sadismo ma soprattutto notevole autore teatrale e autorevole membro di quella piccola parte di aristocrazia francese che sostenne la causa rivoluzionaria, tanto da trovare posto nel parlamento giacobino.

De Sade, quindi, pensatore illuminista a pieno titolo, che affermando la necessità della Libertà ne esalta a tal punto l'idea da renderla totale e totalizzante: o la Libertà è, per De Sade, oppure non è. Non esiste una via di mezzo per la Libertà e questo suo concetto si traduce nell'atteggiamento libertario e libertino che tutti gli riconoscono, sfociando però nell'assolutismo dominante con cui l'individuo capace di Libertà assoggetta al proprio volere chi della Libertà non è meritevole.

L'Illuminismo di De Sade è, oggettivamente, il medesimo applicato dalla Rivoluzione: i Liberi assoggettano gli immeritevoli facendone strage.

Il criterio di Libertà di De Sade diverrà, i forma molto più elaborata, Onnipotenza del Super Uomo in Nietzsche.

Dal piano filosofico, grazie alle contraddizioni implicite del termine Libertà, si giunge a quello politico.

La Libertà senza limiti diviene un farwest sregolato, in cui domina la legge del più forte. Nell'Unione Europea, pertanto, il diritto normativo tutela la libertà da sé stessa ponendo limiti precisi alla libera espressione della libertà: può sembrare un controsenso, e in effetti lo è quanto meno in termini.

Si è liberi fino a che la nostra libertà non lede o limita la libertà altrui, concetto che definisce un campo d'attività in capo alla Libertà che si va restringendo col tempo, con l'incremento della popolazione e della tecnologia.

La contraddizione è evidente e lo diviene ancora di più nel momento in cui dalla Libertà spostiamo l'attenzione sulla Democrazia, prima cugina politica della Libertà di pensiero, di opinione e di parola. Partecipa al gioco della Democrazia solo chi esprime concetti coerenti con la Democrazia stessa, o meglio con l'interpretazione maggioritaria del termine Democrazia.

Il limite della Democrazia è il medesimo della Libertà: l'eccesso di Democrazia può partorire un pensiero politico, un'azione politica, antitetico alla Democrazia stessa.

Così, per questioni di Ragion Pratica, sia la Libertà che la Democrazia vengono limitate, compresse entro ambiti sempre più angusti, fino a divenire pura contraddizione in termini nel loro applicativo.

De Sade pagò duramente il suo pensiero, trascorrendo oltre metà della sua vita in carcere per aver recato offesa alla morale obbligando chi era di lui succube a bestemmiare il nome di Dio (questa fu l'accusa più rilevante nei diversi processi che lo videro protagonista).

Rileggere il pensiero e la biografia dell'illuminista De Sade aiuta a comprendere le contraddizioni contemporanee della politica corrente: quelle contraddizioni che rendono tutti noi individui falsamente liberi all'interno di Stati governati da democrazie incomplete.



Comentários


bottom of page