top of page

DALLA CONQUISTA DELLE AMERICHE A GAZA

  • Immagine del redattore: Gilberto
    Gilberto
  • 26 set
  • Tempo di lettura: 1 min

Un amico mi rimbrotta affermando che l'annessione di Gaza da parte dello Stato di Israele è equiparabile alla conquista delle Americhe, e delle altre colonie, da parte dell'Occidente. e, come tale, criticabile. L'amico dimentica, però, che lo storico analizza i fenomeni senza giudicare, ovvero in termini non valoriali. L'attribuzione di "valore etico e morale" ad un accadimento storico può essere fatto da altri, ovvero da soggetti che, socialmente, condividono un diverso orientamento etico.

Nella Storia vincono i più forti, i meglio armati, i meglio organizzati. E vincono, o meglio prevalgono, le necessità economiche.

Al tempo dei Conquistadores (in immagine Francisco Pizarro) l'Europa era immiserita dal blocco arabo che, ad est, negava il transito ai commerci europei: per questo si cercò una via occidentale per raggiungere l'Asia (corsi e ricorsi storici, direbbe qualcuno).

Poi vennero i Pellegrini inglesi, animati dallo spirito Quacchero e Mormone, sette espulse dalla madrepatria in quanto considerate socialmente perniciose, poi giunsero commercianti e speculatori portatori di un Protestantesimo Capitalista di cui Max Weber ha tracciato il profilo perfetto nel suo "etica protestante e spirito del capitalismo".

La Storia è conflitto e racconta la dinamica delle economie supportate dallo sviluppo delle tecnologie.

La questione attuale di Gaza fa parte del medesimo concetto: il sogno governativo di creare un Grande Israele è concetto gradito alla maggioranza della Lega Araba che vede in quel progetto una definitiva pacificazione regionale, la sconfitta iraniana, lo sviluppo economico partecipato affermando quel Nuovo RInascimento Arabo che da decenni si tenta di realizzare.

Registriamo gli accadimenti. I criteri morali sono altra cosa.


ree

Commenti


bottom of page