ES, CRATOS E POTERE ASSOLUTO
- BorZorro
- 28 feb
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Mesi fa scrissi due saggi sull'Es.
Es come rappresentante del Cratos, del Potere.
Es, essere primigenio che abita la nostra mente prima di noi, come scriveva Groddeck, il padre della psicosomatica; Es, l'arrogante e il violento, egoista e narcisista che solo il Super Io, insieme di regole e leggi, di norme e punizioni, può controllare generando, grazie a quel controllo, l'Io.
Scrissi che Freud aveva sbagliato, fingendo di ignorare l'Es che rappresenta Cratos, il Potere, per dare spazio alla sua propria teoria dell'Eros, alla sessualità indifferente all'Agape, all'amore etico.
Con il rinnovarsi del Potere Assoluto, del Potere imperiale che si esprime nella triade planetaria e nella fattispecie caratteriale del neo presidente statunitense, temo che ciò che scrissi meriti attenzione.
La radice della struttura politica imperiale è iscritta nel DNA primigenio della nostra umanità, è rapporto di forza, è prepotenza e arroganza, e solo l'apprendimento, anche forzoso, delle regole morali, dell'etica, delle leggi e delle norme può limitarne l'aspirazione al potere assoluto.
Nella nostra Storia anche le norme, l'etica e la morale hanno assunto le sembianze del Potere Assoluto, del controllo totale, dell'ira di Baath, del martello di Thor, dell'Inferno cristiano, dei roghi e delle lapidazioni di eretici e infedeli.
L'Es è la nostra natura, è homini lupus, è l'indicibile che afferma la sopravvivenza della specie in una natura ostile.
Solo una rivoluzione Etica, solo una nuova, potente spinta Morale può limitarlo.

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