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7 REGOLE ECONOMICHE DI BUON GOVERNO

  • Immagine del redattore: Gilberto
    Gilberto
  • 17 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Rapidità, Efficacia, Visione, Equità, Occupazione, Investimenti e Riqualificazione sono le colonne portanti di un rilancio dell'economia.


Neoliberisti e post keynesiani discutono spesso sulle caratteristiche degli interventi pubblici in materia economica. I primi, ad esempio Mr. Draghi, salvano sempre e solo le Banche, augurandosi che una volta ricapitalizzate le banche inizino a offrire al mercato crediti a tassi vantaggiosi (cosa che non accade quasi mai). I secondi puntano sullo sviluppo di interventi operativi nella certezza che le opere sviluppino indotto, l'indotto occupazione e l'occupazione il rilancio economico.

Propongo allora le seguenti indicazioni metodologiche di intervento nella (vana) speranza che qualcuno vicino al Ministro Giorgetti gli sussurri qualcosa all'orecchio.


Rapidità

Per risultare efficaci le politiche economiche pubbliche necessitano di mesi mantre per rilanciare l'economia servono rapide iniezioni di capitali.


Efficacia

Puntare alla resa massima per ogni Euro impiegato. Ogni Euro deve generare occupazione e produzione.Ogni Euro investito deve rendere più di un Euro, così da tornare all'Erario sotto forma di contribuzione fiscale. (il coefficiente medio valutato dalla scuola keynesiana è di 1,5).


Visione

Ogni intervento deve essere coerente con una Visione di lungo periodo dello sviluppo economico del Paese. Inutili e superflui, e relativamente dannosi, gli interventi categoriali in cui la spesa serve solo a foraggiare l'elettorato di riferimento.


Investire, non spendere

Ogni Euro speso deve essere investito in attività che generino produzione e occupazione. Le spese a pioggia incrementano il passivo di bilancio e non producono nulla.


Equità

Definire progetti e investimenti la cui attuazione generi la più ampia redistribuzione del reddito possibile. I proventi che vanno ai ricchi finiscono in risparmio gestito e investimenti azionari, mentre i denari che arrivano ai lavoratori generano spesa e rivitalizzano il mercato interno.


Tappare le falle

Sviluppare progetti in grado di offrire occupazione – anche di breve periodo – a cassintegrati disoccupati e esodati. Solo l'occupazione che genera reddito definisce un processo economico virtuoso, mentre i sussidi generano passività crescenti.


Riqualificare e modificare la PA

Riqualificare la forza lavoro e renderla disponibile per nuove competenze e diversi incarichi.

La staticità e inamovibilità dei dipendenti pubblici genera passività. Rendere la platea della PA dinamica e elastica – anche con il supporto dell'IA – incrementa la produttività della burocrazia.


In pratica quelle che ho indicato possono rappresentare un progetto di Politica Economica governativa per il rilancio dell'economia nazionale. Chi fosse d'accordo con la sintesi espressa si faccia avanti.

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