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POLITICA, ECONOMIA, TURISMO

  • Immagine del redattore: gilberto borzini
    gilberto borzini
  • 2 set
  • Tempo di lettura: 1 min

Qualcuno affermava che la Russia di Putin era isolata, che lo stesso Putin stava morendo, che le sanzioni europee avrebbero stroncato l'economia russa: il risultato è in questa fotografia. Il "resto del mondo" unito nel delineare un nuovo modello di governance coerente col dettato dell'ONU e diverso dal modello colonialista occidentale.

La variabile "politica" si riflette nelle sue manifestazioni economiche di cui il Turismo è una modesta ma importante parte.

Nell'ambito delle "destinazioni del Lusso" italiane abbiamo osservato in questo 2025 una crescita importante dei mercati arabi, mentre in non poche zone dell'Italia turistica si rimpiangono i tempi, non lontani, in cui i nuovi oligarchi russi spendevano a piene mani. Questo solo per accennare al fatto che il "turismo che conta" è strettamente legato alle scelte e agli orientamenti politici e non è affatto indipendente dalla politica.

Domando, allora, se il persistente "filo atlantismo" e "occidentalismo" affermato dal nostro esecutivo (un atlantismo a sostegno di un rapporto che sembra penalizzare gli alleati degli USA e un occidentalismo che unisce ormai un'Europa agonizzante attorno al debito comune) abbia ragion d'essere o se, piuttosto, non sarebbe preferibile valutare posizioni di maggiore indipendenza tanto in politica quanto in politica economica, a partire da una nuova considerazione della Via del Cotone indiana o della Via della Seta cinese di cui l'Italia potrebbe essere terminale ad alto valore aggiunto in Europa.

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