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GAZA BEACH, DIO E MAMMONA

  • Immagine del redattore: gilberto borzini
    gilberto borzini
  • 2 set
  • Tempo di lettura: 1 min

Dall'arido nulla palestinese ad una nuova Montecarlo formato kebab.

Il silenzio della Lega Araba a proposito del progetto di trasformare una linea di sabbia e cemento in una nuova Costa Azzurra medio orientale la dice lunga.

Interessi (si dice) Qatarioti e britannici, rappresentati da un (ex) Prime Minister Laburista come Tony Blair, a suo tempo sospettato di essere finanziato dalla CIA, si uniscono a investimenti trumpiani rendendo finalmente esplicito il fatto che Mammona (il denaro) ha definitivamente battuto Dio nella gerarchia dei valori umani.

Davanti al business si aggregano fingendo di non riconoscersi i rappresentanti dei monoteismi del Libro, disponendosi a trasformare l'arido nulla palestinese in un rigoglioso giardino dell'Eden i cui frutti sono fiumi d'argento e giardini di interessi, un “Principato di Monaco” in formato Kebab.

Porrà fine al conflitto lo sterminio in corso e la definitiva scomparsa di Hamas, rea di combattere anche la trasformazione della striscia di Gaza in qualcosa di diverso dall'orrendo nulla sabbioso e opportunista, dispotico e discriminatorio, in cui la politica di controllo territoriale l'aveva ridotta.

Business in business, e a qualcuno tocca fare il “lavoro sporco”, per dirla alla tedesca.

Il resto è retorica e lacrimucce per tenere buono il volgo.

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