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FILIERA & PROSPETTIVA

  • Immagine del redattore: gilberto borzini
    gilberto borzini
  • 22 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

In un recente intervento ho sottolineato come le nuove tecnologie abbiano ampiamente modificato la struttura della filiera produttiva del turismo rinnovando la prospettiva delle relazioni tra i soggetti coinvolti.

Mentre al viaggiatore spetta la qualifica di Prosumer, ovvero di chi organizza da sé i servizi che consumerà. la precedente figura del Fornitore, fino a ieri preponderante e persino temuta, diviene Cliente delle Piattaforme di Vendita online, in posizione gerarchica inferiore rispetto alla Piattaforma che è in grado di catturare l'attenzione, l'interesse e le prenotazioni da parte dei Prosumers.

Questa svolta, che si può affermare come copernicana nel piccolo mondo del turismo, pone al centro la Piattaforma, ovvero le sue capacità di attrattività e le sue funzioni "friendly" di utilizzo, e quella assunta dalla Piattaforma è una centralità esclusiva, diversa dalla forma precedente della prospettiva che poneva di volta in volta maggior rilevanza verso il fornitore o verso il viaggiatore.

Capacità di attrazione e semplicità/praticità d'uso hanno definito sia l'azione integrata dei sistemi infotelematici dei Clienti (bed banks, vettori, catene alberghiere, autonoleggi) che oggi operano in sincronica relazione algoritmica, sia l'interesse da parte del mercato dei viaggiatori, attivi e potenziali, che all'interno delle piattaforme trovano l'essenziale ricercato.

Come conseguenza di questa nuova e diversa prospettiva operativa, che ha modificato i termini precedenti della filiera turistica, i precedenti intermediari della domanda, gli agenti di viaggio, hanno perduto consistenti quote di mercato sia perché sono rimasti in posizione di inferiorità rispetto ai loro fornitori tradizionali, sia perché (e questo è l'elemento più grave) nn hanno saputo esercitare attrattività nei confronti del mercato.

Non si sono avviati Brand riconoscibili e affidabili capaci di attrarre viaggiatori, non si sono svolte campagne di sensibilizzazione e informazione relative alle sicurezze e alle garanzie offerte dalle agenzie viaggi rispetto alla Rete, non vi sono state azioni collettive e partecipate ma si è rimasti a giocare ognuno per sè, ognuno con la propria vetrina affacciata su strada, spesso non utilizzando neppure i più banali strumenti di CRM disponibili per qualsiasi utenza professionale.

Ora va bene lamentarsi, affermare che il calo dell'attività caratteristica delle agenzie di viaggio" è colpa di Internet", ma ne siamo davvero sicuri ?

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