PRODUZIONE INDUSTRIALE E TURISMO
- gilberto borzini

- 11 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Che rapporto corre tra Produzione Industriale e Turismo ?
E che rischi corre il Turismo organizzato a fronte della pesante deindustrializzazione che colpisce il continente europeo e l'Italia in particolare?
Se per quanto riguarda il Turismo ricettivo possiamo immaginare di affrontare il futuro prossimo ancora con qualche speranza di continuità, optando su forme di turismo specifiche e qualitative anche sotto il profilo economico (Top Target e Professionisti) , diverso il ragionamento che riguarda il turismo proiettivo, quel turismo organizzato che nel "ceto medio" ha sempre definito il proprio target di riferimento.
Se il "cliente tipo" perde il lavoro, se l'industria lascia a casa centinaia di migliaia di lavoratori (solo l'ipotesi dei dazi USA al 10% definisce in circa 150mila gli esuberi occupazionali) , se l'industria perde produzione a tassi del 5-7% all'anno è palese il fatto che il mercato di riferimento non solo si vada assottigliando ma rischi di esaurirsi nel volgere di pochi anni.
Fermo restando che resteranno intonsi alcuni mercati di riferimento (dipendenti della Pubblica Amministrazione e Professionisti) sul rimanente mercato di massa bisognerà procedere con estrema attenzione. Le difficoltà sono già emerse con l'esteso ricorso al prestito finanziario e alla rateizzazione dell'acquisto di servizi turistici e il futuro non depone diversamente, anzi.
Occorre allora ragionare (seriamente, se possibile) sul come affrontare un radicale cambiamento di fisionomia e di aspettative di mercato adattando le programmazioni (in capo ai T.O.) e le modalità di ricerca,acquisizione, accoglienza e gestione della domanda (in capo ai distributori, rivenditori e dettaglianti).
La società, inevitabilmente, assume la forma della sua economia: sarà bene tenerne conto.








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