Lo schiaffo di Lula agli USA è violentissimo: definire gli scambi commerciali con una valuta diversa dal USD è, per gli USA, paragonabile a un attentato terroristico. E il fatto che l'ipotesi sia concordata con Pechino assume toni di confronto bellico planetario.
L'isolazionismo statunitense avviato da Obama si va trasformando in isolamento, favorendo l'accesso cinese a risorse immense e accordi commerciali strategici non solo in Africa, ormai strettamente controllata dalla Cina, ma anche in quelle Americhe che gli USA considerano il loro giardino di casa.
Vale la pena osservare l'enorme differenza di trattamento che Pechino ha riservato a Macron, da un lato, e alla Von der Leyen dall'altro: il primo come capo di Stato e possibile partner commerciale, la seconda come un'intrusa armata di retorica filo-americana. E certamente le prospettive indicate da Xi Jing Ping non devono essere state negative se al suo ritorno Macron si è affrettato ad affermare che possiamo essere alleati, ma non sudditi, degli Stati Uniti.
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