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Mistica razionalista & Furore normativo europeo

Una distorta idea antropocentrica favorisce il moltiplicarsi di regole dispotiche, colpevoliste e giustizialiste, quasi che il Fato debba essere negato.


I danni provocati dall'Illuminismo non finiscono mai e l'Unione Europea, nella sua impronta culturale e normativa, rendono il razionalismo invocato da Voltaire l'Incubo serpeggiante in Rousseau.

Provo a spiegarmi.

Abbattuta l'idea di un Dio interventista nelle cose umane, un Dio che aveva sostituito il Destino greco e il Fato romano, all'Uomo non è rimasta altra scelta che "rendersi responsabile" di ogni e qualsiasi cosa accada sul Pianeta, in un supremo atto di Presunzione, ergendosi a proprietario del Pianeta e non al ruolo originario, uno degli ultimi esseri emersi dal fango di Gaia. Un Antropocentrismo talmente esasperato e paradossale da farsi carico di eventi perfettamente esterni alla volontà umana e alla razionalità, a partire da molti aspetti del cambiamento climatico in corso (in larga misura non attribuibile all'Uomo), fino all'autoflagellazione dell'Uomo Bianco per gli (eventuali) errori accaduti nel corso della Storia.

Ora si cercano accanitamente i "responsabili" per la disgrazia della Marmolada, in una manifesta messa in scena del principio di colpevolezza umana a tutti i costi francamente miserevole e populista.

L'Unione prevede la Responsabilità portata all'estremo: nulla accade sotto ai cieli d'Europa che non sia responsabilità di qualcuno, generalmente un anello debole. Così mentre nei cieli regna il caos più assoluto, un caos generato dall'insipienza e dalla pochezza organizzativa dei vettori aerei, il danno per le vacanze rovinate alle centinaia di migliaia di passeggeri non si imputa ai vettori ma agli organizzatori dei viaggi, che nulla possono della disorganizzazione e dell'incompetenza dei vettori.

Un'idea di "responsabilità" a senso unico, quella europea, dove il Totem del Consumatore si erge inattaccabile e l'antico motto per cui "il Cliente ha sempre ragione" diviene legge e normativa anche quando è puro pretesto per bussare a quattrini o per ciurlare nel manico.

Dalla Mistica razionalista avviata dall'Illuminismo al furore colpevolista e normativo che serpeggia nell'Unione il passo è succedaneo e conseguente, e diviene follia quando a quella Mistica fa eco l'Etica Perfetta, la Ragione Assoluta dell'Ottimo Pensiero, salvo poi accorgersi che le vie dell'Inferno sono davvero lastricate di buone intenzioni con l'assunzione di politiche ed alleanze talmente sbagliate da ridurre un Continente intero alla miseria.

Si ammetta l'esistenza del Fato, forse persino quella di Giove Pluvio, si riduca la spocchia razionalista, ci si astenga dal normare e si torni all'arte della politica: forse così l'Europa sarà Unione.



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