Climax è figura retorica, in cui il senso del discorso diviene sempre più stringente, aggressivo e determinato.
Il discorso sul Clima attraversa un Climax ascendente.
Non v'è dubbio che il clima stia mutando, ma consistente è il dubbio che il cambiamento sia causato dall'Uomo e non, piuttosto, appartenga al repertorio dei mutamenti planetari, tesi che viene enucleata ogni volta che viene espressa in quanto inidonea al terrorismo mediatico in corso.
Molti i somari che sostengono il climax, alcuni in buona fede, la maggior parte in cattiva. Sono gli apostoli del sostenibile, gli accusatori del fossile, verdi e dipinti di verde che da tempi poco sospetti, quando Al Gore si dedicava all'ambiente, tentano di abbattere l'Orso sottraendogli la risorsa energetica.
Perché se ancora non vi fosse chiaro il gioco è tutto lì: eliminare la dipendenza dai combustibili russi per azzerare l'economia dell'avversario storico.
Somari tafazziani come pochi, che affossano la propria economia senza intaccare, visibilmente, quella ostile: oggi la marginalità produttiva della siderurgia è azzerata dal costo energetico, dalla Ruhr alla Padania le fabbriche potrebbero chiudere ben prima di Natale e più di uno spettro si aggira per l'Europa, alimentato dal disagio, dalla preoccupazione, dall'emergenza occupazionale.
Somari obbedienti ai diktat del Padrone, che di là dal fiume oceano ne osserva l'agonia, paciosamente assiso sui propri carburanti fossili e per nulla intenzionato a modificare lo stile produttivo.
Il climax sul clima è ascendente e i Somari ragliano ad un volume tale da coprire qualsiasi divergenza.
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