Pare che l'Occidente sia avviato verso un doppio binario: Green, da una parte, e GRIN dall'altra.
GRIN è acronimo per Genetics, Robotics, Information technology, Nanotechnology, e propone il superamento della categoria Sapiens Sapiens per approdare ad una forma di transumanesimo, in cui l'individuo è iper-connesso, sempre sano e potenzialmente integrato tanto nella e con la robotica quanto nella e con la cibernetica.
Sul GREEN, invece, siamo più informati, o almeno crediamo. L'ipotesi è, nominalmente, quella di operare per un "ambiente" migliore, mentre il progetto reale è, semplicemente, quello di togliere l'occidente dalla dipendenza energetica dal mondo (ostile) islamico e russo.
Infatti sulla questione ambientale è solo l'occidente che si impegna, e in particolar modo l'Europa, mentre i super produttori mondiali, CIna e India, non sembrano affatto interessati alla questione, attribuendo i mutamenti climatici essenzialmente alle bizzarre rotazioni terrestri che, periodicamente, modificano la struttura climatica.
Se gli obiettivi della forma GREEN sono comprensibili e chiari, lo sono assai meno quelli proposti dall'ipotesi GRIN, un'ipotesi che a molti echeggia le teorie del Super Uomo espresse da Nietzsche e ad altri fa rizzare il pelo in quanto demolisce l'ipotesi della Creatura eletta di biblica memoria.
Un Uomo che manipolando la genetica si rielabora esce, evidentemente, dal circuito naturale delle cose; un Uomo che supera il dolore, l'infermità e persino la morte, un Uomo tendente, potenzialmente, alla piena conoscenza è, palesemente, indipendente e depositario di un Libero Arbitrio finora ignoto.
Un Uomo che, nella sua nuova definizione, travalica e supera l'Umanità da sempre nota e si proietta in un futuro governabile solo attraverso l'implementazione costante dell'Intelligenza Artificiale , ma anche totalmente dipendente dalle fonti energetiche che devono, necessariamente, essere rinnovabili, costanti e permanenti, pena la scomparsa tanto dell'Intelligenza Artificiale quanto dell'Umanità ad essa collegata.
Ci muoviamo, in questi giorni, in questo scenario, in questo cambiamento epocale. Un cambiamento guidato e proposto dall'Occidente che prova, con questa, a ritrovare la propria posizione dominante nel mondo.
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