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Ambiente, Alimentazione e Salute

Scriveva il buon Malthus che il Pianeta può alimentare la popolazione che l'agricoltura è in grado di nutrire. Non oltre.

La questione ambientale è, in primo luogo, una questione alimentare: il cambiamento climatico che osserviamo (indipendentemente dal fatto che sia imputabile all'Uomo o faccia parte dei cicli naturali del Pianeta) produce trasformazioni nelle opportunità agricole, riflettendosi immediatamente sulla possibile alimentazione e, di conseguenza, sullo stato di salute della popolazione mondiale.

L'agricoltura ha fatto giganteschi progressi produttivi, alimentata dall'industria dei fertilizzanti, consentendo di nutrire sempre più persone ma, nel contempo, i terreni sono stati "spremuti" fino all'esaurimento delle risorse naturali. Ai terreni esausti si sono sostituiti i fertilizzanti di sintesi e all'alimentazione "sana" si sono sovrapposti i junk-foods, come dimostra (anche) la crescente obesità occidentale, anche infantile.

Un'eventuale desertificazione della "corn belt", quell'area del nostro emisfero dove la produzione di cereali è maggiormente intensa, potrebbe mettere a repentaglio l'intero sistema alimentare ed avviare un processo di drastica riduzione della popolazione planetaria, non prima di un caos sociale e politico difficilmente immaginabile.



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